Via Ferrata Picasass

Dati:

Dislivello: 320m

Durata: 2h

Avvicinamento: 45'

Difficoltà: F, K2, PD

Regione: Piemonte, Verbania

Storia:

La via ferrata Picasass è una via ferrata di recente realizazzione che si sviluppa sulle pendici del Monte Camoscio ed ideale ai neofiti, non presenta difficoltà elevate, fatta eccezione per tre punti leggermente più impegnativi rispetto all'intero percorso.

Avvicinamento:

Il monte Camoscio sovrasta l'abitato di Baveno e per raggiungere il punto di partenza possiamo percorrere l'autostrada o la statale sino a raggiungere Baveno, dove seguiremo le indicazioni per il campeggio, camping, Tranquilla, le indicazioni le troviamo anche lungo la statale ed è difficile perdersi. In prossimità del campeggio, ma anche leggermente sotto, troveremo innumerevoli parcheggi dove poter lasciare le proprie autovetture.

In prossimità del campeggio troveremo anche le prime indicazioni per la via ferrata ed il tempo per raggiungere l'attacco in circa 45', tuttavia è leggermente abbondante ed in circa 30' riusciamo a raggiungerlo in tranquillità.

L'avvicinamento è fin da subito abbastanza impegnativo, seguiremo una strada asfaltata che poi diventerà una cementata con pendenze sempre molto elevate, sino a raggiungere un bivio, al termine della cementata dove il percorso si divide in due parti ed inizieremo a seguire un sentiero parecchio sassoso

Una volta superato il bivio continueremo a salire, ma su un sentiero meno impegnativo per le pendenze, ma con un fondo molto sassoso, i cartelli sono sempre ben presenti ed è impossibile perdersi, troveremo anche delle prime catene, ma servono solo per superare un punto più esposto dove il sentiero si restringe. Arriveremo in men che non si dica all'attacco della ferrata, dove troveremo anche una panchina dove poterci sedere per preparare.

Descrizione:

I Picasass è una via ferrata semplice, di recente realizzazione, ricca di staffe ed adatta ai neofiti. La ferrata non presenta grandi difficoltà, tuttavia presenta tre punti più impegnativi rispetto alla media del percorso ed due di essi sono abbastanza peculiari e con caratteristiche importanti, come vi presenteremo.

Fin da subito troveremo molteplici staffe all'inizio della via, tuttavia questa prima parte è uno dei tre punti più impegnativi di cui parlavamo all'inizio del nostro articolo, infatti sebbene le staffe siano ben presenti, sono lontane tra di loro, forse un pò troppo ed in certi frangenti dobbiamo tirarci di più con le braccia, nulla di impossibile ne troppo impegnativo, tuttavia per i neofiti che possono essere un pò intimoriti, può risultare un pò più difficile da digerire. Fondamentale è il fatto che sebbene si sviluppi in verticale, non abbiamo mai il senso di verticalità e può aiutare i principianti ad affrontarla meglio.

Superata questa parte iniziale, la via ferrata diventa molto più semplice e saliamo in tranquillità sino a raggiungere un primo punto dove la ferrata termina nei pressi di una piccola caverna, denominata "Cava degli Americani", troviamo anche un sentierino con le indicazioni per Baveno e quindi uscire dalla via ferrata. In questo frangente non si capisce bene dove continui il percorso, il cavo termina e noi non riusciamo ad intravederlo, il sentiero per uscire dalla via ferrata sembra l'ultimo da prendere, ma in realtà è quello che dovremo seguire. Seguiremo per pochi metri il sentiero per Baveno, sino a quando incontreremo nuovamente il cavo e le staffe, inizialmente nascoste ad un masso e che non riuscivamo a vedere dal punto in cui era terminata la ferrata.

Affrontiamo nuovamente questo tratto verticale ricco di staffe, sino a quando incontriamo il 2° punto più impegnativo. Questo è un traverso, abbastanza esposto, ricco anch'esso di staffe, ma con un punto in cui la roccia esce e quindi risultiamo più esposti. La percorrenza non è complicata, solo che nel punto più esposto, in prossimità dello spigolo, i cambi di catena risultano un attimo scomodi ed in punti non felicissimi.

Appena superato lo spigolo, punto più delicato, troveremo un nuovo tratto verticale ricco di pioli e continuerà così sin quasi al termine della ferrata, avremo solo alcuni punti dove la ferrata diventa più un sentiero. Una nota negativa di questo tratto sono i cambi di catena, a volte risultano troppo lontani e per sicurezza dobbiamo sempre agganciarci prima ad una staffa per poi cambiare catena. Meglio portarsi con se una fettuccia con moschettone, per agganciarci in questi casi.

In uno dei punti in cui la ferrata diventa un sentiero, raggiungeremo un punto estremamente panoramico da dove poter ammirare meglio il lago Maggiore e le sue isole tra cui l' Isola Bella,l'Isola dei Pescatori e l'Isola Madre.

Quasi al termine della ferrata affronteremo il 3° punto più impegnativo, un ponte tibetano che va affrontato uno alla volta, costituito da tre cavi e con un bel strapiombo sotto i nostri piedi, affrontarla non è per nulla impegnativo, tuttavia avremmo preferito che i cavi fossero ben più tesi soprattutto quello ai nostri piedi, risulta fin troppo morbido e per questo motivo tende a dondolare parecchio, per chi non lo volesse affrontare, è possibile seguire un sentiero che permette di evitarlo.

Al termine del ponte, il termine della ferrata è ormai prossima, affronteremo ancora pochi metri in ferrata, per poi percorrere un brevissimo tratto sino a raggiungere la vetta del monte Camoscio.

Per mostrarvi meglio la ferrata, vi lasciamo il nostro video:

Discesa:

La discesa avviene lungo un sentiero che parte proprio in prossimità della croce del monte Camoscio, in circa 1h e 15' ritorniamo a Baveno, lungo un sentiero molto verticale e roccioso che si ricongiungerà al bivio che avevamo preso durante l'avvicinamento alla ferrata.


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