Ferrata Nido dei Santa Croce
Dati:
Dislivello: 150m
Durata: 45'
Avvicinamento: 30'
Difficoltà: PD, K2, PD
Avvicinamento:
La via ferrata che conduce al Nido dei Santa Croce parte dal paese di Santa Croce, una piccola frazione di San Pellegrino Terme; per raggiungere la frazione, una volta giunti a San Pellegrino, seguiremo per circa 6 chilometri una strada a tornanti che conduce sino a Santa Croce, in prossimità della chiesa parrochiale della frazione troveremo un ampio parcheggio dove poter lasciare le nostre autovetture.
Appena posteggiata l'autovetturam troveremo fin da subito dei cartelli di colore rosso, nuovi, appena installati, che ci indicheranno alla perfezione, il percorso che dobbiamo seguire per raggiungere l'attacco.Inizialmente risaliremo il paese di Santa Croce sino ad arrivare alle reti parafrane, da dove il percorso diventa completamente pianeggiante.
Appena prima di raggiungere l'imbocco della ferrata troveremo una cartello che indica l'area di preparazione, dove possiamo mettere imbrago e kit e una volta indossati, continueremo a seguire il sentiero per pochi metri, sino ad una bocchetta, per poi svoltare a sinistra e raggiungere l'imbocco della ferrata, è consigliabile vestirsi prima, visto che i pendi sono molto ripidi ed è difficile cambiarsi.
Descrizione:
La via ferrataè stata realizzata nel 2021, e percorre alcuni torrioni sino a raggiungere la vetta della Corna Maria, giunti al punto di partenza inizieremo ad affrontare il primo torrione, il più breve dove più che una ferrata è un sentiero attrezzato che serve come riscaldamento
Questo primo torrione è privo di difficoltà, salvo l'ultimo tratto abbastanza stretto, ma per nulla impegnativo, una volta terminato, impiegheremo circa 2' a superarlo, percorreremo un breve tratto di sentiero, sino a raggiungere il secondo torrione, il più impegnativo e verticale. L'intera salita è composta da staffe e pioli e la salita è abbastanza facile, l'unico neo è la posizione dei rinvii, a volte in punti leggermente scomodi.
Quasi alla fine del primo tratto verticale, affronteremo un primo traversino verso destra, ma i punti di appoggio sono comodi e non risulta pericoloso, per poi affrontare l'ultimo tratto verticale di questo torrione, sino a raggiungere un tratto dove è posta una rete, per evitare di scivolare.
Al termine dell'ultimo tratto verticale, percorreremo un breve tratto che alterna brevi tratti in salita ad altri pianeggianti, ma per nulla difficili, sino ad incontrare una seconda rete e poi iniziare la discesa per affrontare il famoso ponte tibetano.
Il tratto in discesa in principio su una scala e poi su pioli è sicuramente il tratto "più fastidioso" del percorso, non tanto il tratto su scala, ma quanto quello dei pioli, dove sono troppo distanziati e sono difficili da vedere.
Una volta terminata la breve discesa, percorreremo un breve tratto in costa, prima di affrontare il ponte tibetano, per nulla pericolo ne difficile, ma i cartelli ci avvisano che deve essere percorso solo da una persona alla volta.
Un tratto carino, ma che ha un neo, il filo dove andrebbero legati i moschettoni, risulta troppo in alto, e per chi ha un kit con fettuaccia, risulta parecchio fastidioso, soprattutto nell'ultima parte.
Ormai una volta superato il ponte, avremo già affrontato i tratti più impegnativi del percorso, percorreremo un ultimo tratto in salita, ma più su un sentiero e solo negli ultimi 10 metri affronteremo un ultimo tratto di ferrata.
Una volta usciti dalla ferrata seguiremo un sentierino ed in nemmeno di 1' raggiungeremo la vetta del Corna Maria.
La discesa avviene dal versante opposto della montagna e le ottime indicazioni ci riporteranno al punto in cui abbiamo imboccato la ferrata, per poi tornare nuovamente a Santa Croce
Per mostrarvi meglio la via ferrata, vi lasciamo al nostro video