Passo Lucomagno - Capanna Cadlimo

Dati:

Dislivello: 720m

Durata: 3h 30'

Impegno Fisico: Elevato

Difficoltà: EE

Descrizione:

La capanna Cadlimo è la più alta del Ticino con i suoi 2570 m.s.l.m ed anche una delle più impegnative da raggiungere, partendo dal Passo del Lucomagno il dislivello non è tanto , circa 720m, ma il percorso è molto lungo, tra andata e ritorno percorriamo circa 22 km. Tutti questi chilometri su un sentiero a volte non troppo veloce, con parecchi sfasciumi rocciosi, lo rende molto impegnativo dal punto di vista fisico. La partenza avviene dal Passo del Lucomagno, in prossimià dell'ospizio troveremo molteplici posteggi dove poter lasciare le nostre autovetture. Una volta posteggiato prenderemo la strada sterrata che percorre il lago di "Lai da Sontga Maria"; la sterrata seguirà il perimetro del lago sino a svoltare a sinistro verso la Val Termine. Entreremo nella Val Termine, ma solo per un breve momento sino a quando incontreremo un cartello e divieremo a destra seguendo un sentiero che inizierà a salire verso la Val Cadlimo, incontreremo anche un piccolo ponte tibetano durante i primi metri.

Il percorso si caratterizza dal fatto che la salita più impegnativa la troveremo in questo primo tratto, per poi seguire un lungo falsopiano che ci condurrà sino ai piedi del rifugio, infatti una volta superato il ponticello tibetano, inizieremo a salire con pendenze medie, ma con continui gradoni rocciosi. In breve tempo guadagneremo parecchi metri di dislivello e questo tratto è sicuramente il più impegnativo dal punto di vista tecnico, lungo l'ascesa troveremo in alcuni punti delle catene che ci permettono di salire in sicurezza alcuni tratti più pericolosi.

Questa prima parte di salita dura circa 30' al termine del quale entreremo nella valle Cadlimo ed inizierà un lungo percorso su falsopiano, nei primi momenti questo tratto è ababstanza impegnativo, il sentiero è stretto e parecchio esposto, sino a raggiungere alcuni sfasciumi rocciosi

Una volta superato i sfasciumi rocciosi arriveremo ad una piccola diga in pietra per poi arrivare in località Stabbio Nuovo, dove è presente una piccola baita adibita ai pastori. Il percorso è ancora lungo e da ora in avanti inzia una parte completamente pianeggiante e lunghissima, le uniche difficoltà in questo frangente sono quelle di superare alcuni riggnoli. Durante il percorso è possibile incontrare anche una mandria di Yak che vengono allevati in questa valle.

La parte pianeggiante terminerà una volta che arriveremo nei pressi del "lago dell'Isra", in questo frangente incontreremo una serie di laghetti alpini che ci accompagneranno sino al rifugio. La salita ricomincia in prossimità di questi laghetti, le pendenze non sono elevati, ma costanti, tuttavia avremmo percorso ormai 8km e la stanchezza tenederà a farsi sentire.

Il rifugio non è mai visibile lungo l'intero percorso, continuiamo a salire, ma non lo riusciremo mai ad intravedere, aspetto che può risultare ostico in quanto non ci rendiamo mai conto di quanto manca effettivamente, tuttavia appena superato il lago di dentro ed una volta che il nostro percorso si ricoleggherà con quello proveniente dal lago Ritom, ce lo troveremo davanti ai nostri occhi. Dal rifugio, nelle giornate migliori, è possibile ammirare un bellissimo panorama verso le vette e le valli che ci circondano.

Per il ritorno dovremo seguire a ritroso il sentiero appena percorso, attenzione che la lunghezza del percorso si farà sentire e l'ultima discesa verso il lago di "Lai da Sontga Maria" può risultare ostico.