Bagni di Masino - Rifugio Omio
Dati:
Dislivello: 928m
Durata: 2h 15'
Impegno fisico:Normale
Difficoltà: E
Descrizione:
I Bagni di Masino,punto da cui parte quest'escursione,sono,meglio dire erano poichè chiusi dal 2015, un'antica stazione termale nella bellissima val Masino,una laterale della valtellina.
Conosciuti fin dal medioevo,per raggiungerli occorre seguire una strada asflatata che dal paese di Ardenno ci conduce sino alla località,dopo circa 18 km,passando per gli abitati della valle: Masino,S.Martino ecc...;la strada termina proprio in prossimità dei bagni dove troviamo un ampio parcheggio dove lasciare la nostra autovettura,quando le terme erano ancora aperte il parcheggio era a pagamento ma da quando sono state chiuse,se non ci sono altri cartelli o indicazione,il parcheggio è completamente libero.
Una volta parcheggio,percorreremo un ampio tracciato che si addentra verso alcune abitazioni e dopo nemmeno 100m troveremo alla nostra la deviazione per il rifugio Ginaetti,noi continueremo dritti,ignorando questa deviazione,superiamo grazie ad un ponticello in pietra uno dei molteplici fiumi che scendono dalla Val Porcellizzo e dopo altri 20m troveremo un secondo ponticello,in legno questa volta,dove troviamo le indicazioni per l'Alpe Merdarola che non dovremo prendere;infatti non attraverseremo questo ponticello in legno ma continueremo dritti lungo un bellissimo prato.
Percorreremo questo pratone per poche decine di metri,prima di addentrarci in un bellissimo bosco di caducifoglie,che ci accompegnerà per gran parte del percorso;le pendenze diventano fin da subito elevate e costanti,non abbiamo mai un attimo di respiro,troveremo alcune deviazioni per osservare meglio alcune cascate che scendono dalle varie rocce,tuttavia il percorso rimane sempre ottimamente segnalato.
Durante la salita incontriamo anche qualche struttura in legno che delimita il sentiero nei punti maggiormente franosi,tuttavia privi di pericoli reali.Per circa 1h saliamo immersi nel bosco e il sentiero piano piano diventa una serie di gradoni naturali.
A circa metà salita arriviamo al Pian del Fango,una piccola radura,dove possiamo ammirare alla nostra destra la Val Porcellizzo con il Badile e Cengalo in primo piano;attraversiamo questa radura dove il sentiero spiana sino a portarci verso una vecchia baita dove rientriamo nel bosco con le pendenze che tornano ad essere elevate.
Dopo circa 30' da quando abbiamo oltrepassato il Pian del Fango,il bosco si dirada ed entriamo nella valle dell'Oro,passiamo tra alcuni massi rocciosi,presenti per via di alcune frane,ed oltrepassiamo un torrente.
Il sentiero continua a salire con pendenze elevate,tuttavia i gradoni naturali che abbiamo affrontato fino ad ora,lasciano spazio a grosse e lisce lastre di pietra,a volte su queste rocce scorrono rigagnoli che le rendono estremamente scivolose,quindi durante la salita dobbiamo stare attenti agli appoggi e assicurarci di essere in un punto stabile e non scivoloso.
Questo tratto di percorso potrebbe risultare estremamente faticoso,non abbiamo più la protezione della vegetazione,saliamo su bellissimi prati completamnete esposti al sole e nelle giornate più calde potrebbe creare qualche fastidio
Poco prima di raggiungere il rifugio che siamo in grado di vedere già da quando il bosco si è diradato,passeremo nei pressi di un piccolo baitello in roccia da dove in circa 10' raggiungeremo tranquillamente il rifugio.
Anche negli ultimi metri le pendenze rimangono sempre elevate e dopo circa 2h e 10' di cammino,per chi è più allenato,è possibile rimanere molto al di sotto di quel tempo,raggiungiamo il rifugio da cui possiamo ammirare un panorama bellissimo verso la Val masino. Dal rifugio è possibile proseguire verso altre mete come il rifugio Gianetti,attraverso il passo del Barbacan(EE).