Niblogo - Rifugio Campo
Dati:
Dislivello: 400 m
Durata: 2h
Impegno fisico:Normale
Difficoltà: T
Descrizione:
La partenza della gita è posta a Niblogo, una piccola frazione del comune di Valfurva, che possiamo raggiungere comodamente in macchina, basta solo percorrere la statale che da Bormio conduce a Santa Caterina Valfurva e nell'abitato di S.Nicolò, in prossimità del comune, svolteremo a sinistra seguendo le indicazioni, presenti, per i rifugi. Affronteremo questa strada sempre asfaltata che ci condurrà sino a Niblogo dove al termine della strada troveremo un piccolo posteggio dove lasciare la macchina; il posteggio è piccolo ed il più delle volte sarà completo, per trovare posto dove parcheggiare dovremo ritornare indietro di circa 100m sino ad incontrare le indicazioni per Fantelle dove in prossimità della piccola frazione, appena sopra Niblogo potremo trovare un ampio posteggio.
Partire da Fantelle o Niblogo è indifferente, entrambi i percorsi si ricongiungeranno dopo nemmeno 200m.
Da Niblogo partirà questa strada sterrata che inizierà ad addentrarsi nella bellissima Val Zebrù, come detto precedentemente anche il percorso che parte da Fantelle si unirà con questa sterrata, solo che inizialmente al posto della sterrata percorreremo un bellissimo sentierino immerso tra i prati.
La sterrata inizialmente è in leggera discesa sino ad arrivare un primo ponticello sul torrente Zebrù, circa 50m il sentiero che partiva da Fantelle si era ricongiunto con la sterrata, incontreremo un bivio dove a destra ci vengono indicate le baite di Cavallaro, mentre andando sempre dritti la Val Zebrù e la nostra meta. Da questo punto possiamo dire che inizia la vera salita, le pendenze sono lievi ed il nostro percorso correrà parallelo al torrente Zebrù. Dopo circa 20'incontreremo il ristoro Zebrù, qui il percorso affronterà una serie di tornanti che potremo tagliare grazie ad alcuni sentieri che ci permetteranno in questo modo di risparmiare tempo e soprattutto metri di troppo.
Le pendenze che sino ad ora erano lievi diventeranno ancor più semplici ed affronteremo un tratto quasi pianeggiante che ci condurrà ad un secondo ponticello sul torrente Zebrù.
Una volta superato inizierà un tratto leggermente più impegnativo con le pendenze che aumenteranno, anche in questo caso incontreremo alla nostra destra alcuni piccoli sentieri che se presi ci permetteranno di effettuare dei tagli e risparmiare un pò di tempo. Infatti questo tratto leggermente più impegnativo termina presto ed inizierà, nuovamente, un lungo tratto quasi pianeggiante. In questo tratto di percorso incontreremo ua serie di Baite ed alpeggi in località: Zebrù di Fuori, Zebrù di Dentro, Baite di Pecè e Pramighèn. Oltre alle baite incontreremo anche una serie di zone dove sono poste panchine e tavoli per chi volesse fermarsi a pranzare al sacco.
Appena prima di raggiungere le baite di Campo, il percorso percorrerà una serie di ponticelli in legno sino a quando arriveremo alle Baite Campo di Fuori; il percorso continuerà ad essere pianeggiante od in leggera salita, mentre l'ambiente cambierà notevolemte: i mughi e gli abeti lascieranno spazio a dei bellissimi prati tra molteplici baite.
In men che non si dica raggiungeremo il rifugio Campo meta della nostra gita dove troveremo ampi prati dove distenderci e riposare dalle nostre fatiche.