Niblogo - Rifugio Quinto Alpini
Dati:
Dislivello: 1277 m
Durata: 5h
Impegno fisico:Elevato
Difficoltà: E
Descrizione:
Il percorso che vi proponiamo è la via di accesso più veloce, anche se il tempo è sempre elevato, per raggiungere il rifugio Quinto Alpini. La partenza della gita è posta a Niblogo, una piccola frazione del comune di Valfurva, che possiamo raggiungere comodamente in macchina, basta solo percorrere la statale che da Bormio conduce a Santa Caterina Valfurva e nell'abitato di S.Nicolò, in prossimità del comune, svolteremo a sinistra seguendo le indicazioni, presenti, per i rifugi. Affronteremo questa strada sempre asfaltata che ci condurrà sino a Niblogo dove al termine della strada troveremo un piccolo posteggio dove lasciare la macchina; il posteggio è piccolo ed il più delle volte sarà completo, per trovare posto dove parcheggiare dovremo ritornare indietro di circa 100m sino ad incontrare le indicazioni per Fantelle dove in prossimità della piccola frazione, appena sopra Niblogo potremo trovare un ampio posteggio.
Partire da Fantelle o Niblogo è indifferente, entrambi i percorsi si ricongiungeranno dopo nemmeno 200m.
Per i meno allenati esiste un'ottima possibilità per raggiungere il rifugio, infatti a Niblogo parte un servizio di navetta a pagamento, tramite un servizio di Jeep, che ci condurrà sino alla Baita dei Pastori in circa 40' evitandoci così di percorrere 9km e 300m di dislivello e risparmiandoci in questo modo circa 3h di salita, considerate che il tempo impiegato è in funzione anche del nostro allenamento, le 3h indicate possono diventare anche 1h e 30' per i più allenati.
Da Niblogo partirà questa strada sterrata che inizierà ad addentrarsi nella bellissima Val Zebrù, come detto precedentemente anche il percorso che parte di Fantelle si unirà con questa sterrata, solo che inizialmente al posto della sterrata percorreremo un bellissimo sentierino immerso tra i prati.
La sterrata inizialmente è in leggera discesa sino ad arrivare un primo ponticello sul torrente Zebrù, circa 50m il sentiero che partiva da Fantelle si era ricongiunto con la sterrata, incontreremo un bivio dove a destra ci vengono indicate le baite di Cavallaro, mentre andando sempre dritti la Val Zebrù e la nostra meta. Da questo punto possiamo dire che inizia la vera salita, le pendenze sono lievi ed il nostro percorso correrà parallelo al torrente Zebrù. Dopo circa 20'incontreremo il ristoro Zebrù, qui il percorso affronterà una serie di tornanti che potremo tagliare grazie ad alcuni sentieri che ci permetteranno in questo modo di risparmiare tempo e soprattutto metri di troppo.
Le pendenze che sino ad ora erano lievi diventeranno ancor più semplici ed affronteremo un tratto quasi pianeggiante che ci condurrà ad un secondo ponticello sul torrente Zebrù.
Una volta superato inizierà un tratto leggermente più impegnativo con le pendenze che aumenteranno, anche in questo caso incontreremo alla nostra destra alcuni piccoli sentieri che se presi ci permetteranno di effettuare dei tagli e risparmiare un pò di tempo. Infatti questo tratto leggermente più impegnativo termina presto ed inizierà, nuovamente, un lungo tratto quasi pianeggiante. In questo tratto di percorso incontreremo ua serie di Baite ed alpeggi in località: Zebrù di Fuori, Zebrù di Dentro, Baite di Pecè e Pramighèn. Oltre alle baite incontreremo anche una serie di zone dove sono poste panchine e tavoli per chi volesse fermarsi a pranzare al sacco.
Appena prima di raggiungere le baite di Campo, il percorso percorrerà una serie di ponticelli in legno sino a quando arriveremo alle Baite Campo di Fuori; il percorso continuerà ad essere pianeggiante od in leggera salita, mentre l'ambiente cambierà notevolemte: i mughi e gli abeti lascieranno spazio a dei bellissimi prati tra molteplici baite.
In men che non si dica raggiungeremo il rifugio Campo, dalla nostra partenza sono passate circa 2h ed abbiamo percorso circa 400 m di dislivello. Noi continueremo lungo la sterrata oltrepassando il rifugio e ci addentreremo sempre di più nella bellissima Val Zebrù.
Dopo circa 10' aver superato il rifugio Campo incontreremo un ultimo ponticello in legno, una volta oltrepassato troveremo subito alla nostra destra un sentierino che dovremo prendere e che ci permetterà di risparmiare circa 500m della noiosa sterata.
Una volta ritornati sulla sterrata, le pendenze tenderanno ad aumentare, saranno comunque sempre molto leggere, e circondati dai mughi raggiungeremo in breve tempo la baita dei pastori, da ora in avanti è consigliabile aguzzare la propria vista sui pendii circostanti, infatti è possibile ammirare lungo i pendi circostanti, dove il bosco tende a diventare molto più rado, gli innumerevoli cervi che abitano la valle.
Per chi avesse optato per la salita tramite Jeep si è così risparmiato circa 3h di salita ed da ora affrontare la salita verso il rifugio. I cartelli ci indicano un tempo di salita di circa 2h e 10 per affrontare gli ultimi 700 m di dislivello che ci mancano per raggiungere il rifugio, in realtà viste le pendenze è possibile impiegare anche la metà del tempo.
Quest'ultimo tratto di salita si presenta sin da subito impegnativo con pendenze elevate, tuttavia il sentiero è molto ampio; l'ambiente circostante cambia notevolemente il bosco di mughi diventa sempre più rado e lascia spazio al tipico paesaggio di alta montagna, entriamo nel regno degli stambecchi ed in salita non è raro brucare la poca erba qui presente, se si è molto fortunati in questo tratto potremmo incontrare anche il bellissimo e schivo ermellino.
Le pendenze tendono ad aumentare sempre di più ed il sentiero entrerà nell'ultimo tratto di percorso che ci condurrà lungo il ghiaione tipico della zona sino al rifugio che siamo già in grado di vedere su un torrione roccioso.
Per facilitare la salita nei tratti più pendenti è stato ricavato un percorso alternativo che con una serie di tornantini ci permetterà di salire molto più agevolemente, bisogna dire che il fondo molto sassoso non ci aiuta di certo nella salita, infatti i sassolini sono molto scivolosi ed a volte non permettono di avere il grip migliore.
Solo negli ultimi metri il percorso tende a diventare più semplice, incontreremo la biforcazione che conduce al rifugio Pizzini attraverso il passo Zebrù, e dopo circa 5h, anche se in realtà possono essere di meno, giungeremo al rifugio. Se abbiamo ancora un pò di energia si può raggiungere in circa 5' l'inizio del ghiacciaio dello Zebrù.