Versasio - Rifugio Azzoni
Dati:
Dislivello:1257 m
Durata:3h e 30'
Impegno fisico:Elevato
Difficoltà:E
Descrizione:
La partenza del nostro itinerario è il parcheggio della funivia a Versasio,parcheggio gratuito nei giorni feriali,a pagamento in quelli festivi.
La prima parte dell'itinerario è il medesimo che ci conduce sino alla Rifugio Stoppani.
Giunti al Rifugio Stoppani,tenendo il sentiero sempre alla sinistra del rifugio riinizieremo a risalire nel bosco,seguendo sempre i segnavia con indicato il sentiero numero 1
Appena superata la stoppani,il sentiero che per breve tempo era risalito,spiano di netto,passiamo accanto ad una fontanella della sorgente del Kopp dove possiamo riposarci a bere,e continuiamo il percorso piano,superando un pratone e delle abite,dovremmo evitare al bivio con indicazioni per i piani d'erna di prenderlo,andando sempre dritto sul sentiero pianeggiante.
Rientrando nel bosco il sentiero diventa leggermente più arduo in particolar modo dopo aver superato il il torrente Bione.
Da questo punto in avanti il percorso diventa più duro e il sentiero largo che finora ci aveva accompagnato si restringe,vi sono molteplici sentieri,che possono tagliare parte del percorso,ma onde evitare errori,continuiamo a seguire i segnavia con il numero 1.
In poco tempo ci alzeremo molto,e possiamo già vedere i Piani d'erna oltre alle creste della Giumenta e al Magnodeno.
Arriviamo fino ad un bivio dove il sentiero si divide,seguendo il numero7 svoltando a sinistra andremo verso Erna,invece svoltando a destra seguendo sempre il sentiero numero 1 saliremo verso l'Azzoni ed il Resegone.
Ora il sentiero diventa molto più ostico,sale accanto alle falesie del Resegone con alcuni punti dove ci sono delle radici che dovremmo oltrepassare magari con l'aiuto delle mani
Arriviamo ad un piano chiamato Pian Beduletta,dove troviamo sulla sinistra una croce in ricordo di un alpinista lecchese,ed i cartelli che ci indicano la partenza della gamma 2.
Continuando sul nostro sentiero sempre ben segnalato,supereremo dei residui rocciosi scesi dal canale Còmera,e dopo un breve tratto esposto rientriamo nel bosco,con il sentiero che sale nuovamente a tornanti abbastanza ripidi.
Superato il bosco,giungiamo al famoso pian Serrada,qui è presente una piccola fonte dove possiamo fermarci a riposare,questo tratto di sentiero è pianeggiante per circa 300 m ma appena superata tenendo sempre il sentiero numero 1 una deviazione che ci avrebbe portati alla ferrata del centenario,ricominciamo a salire con pendenze molto più elevate rispetto all'intero percorso.
Siamo in un ambiente di alta montagna dove il sentiero sae in mezzo a rocce,e il più delle volte dovremo aiutarci anche con le mani per la risalita,il sentiero da ora sino al rifugio continua sempre con ueste caratteristiche,salvo nella prima parte dove in un tratto non pericolo,però abbastanza esposto troviamo delle catene che ci danno una sicurezza in più.
L'ultimo tratto,quando ormai il rifugio è ben in vista,può risultare molto arduo per colpa della stanchezza,tuttavia in breve tempo arriviam al rifugio,con gli ultimi 10 m di dislivello dove dei gradini ci permettono di raggiungere la meta ambita.
Dal rifugio è possibile in 5 minuti ma anche meno raggiungere la croce del Resegone al 1875 m.s.l.m,da dove abbiamo un bellissimo panorama sulle grigne,il lago e in lontananza sulle vette di confine.